Il 26 aprile è stata presentata dal ministro Brunetta la CEC-PAC (Comunicazione Elettronica Certificata tra Pubblica Amministrazione e Cittadino), lo strumento che permette ai cittadini di comunicare con la Pubblica Amministrazione in maniera gratuita e sicura.
Ma attenzione a confonderla con lo strumento della PEC (Posta Elettronica Certificata). Mentre la PEC è un sistema che permette di attribuire valore legale ad un messaggio di posta Elettronica (al pari di una tradizionale raccomandata con ricevuta di ritorno) e consente di comunicare con QUALSIASI soggetto (aziende, professionisti, cittadini, Pubblica Amministrazione), la CEC-PAC permette si di dare valore legale a un messaggio di posta Elettronica, ma SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per comunicazioni tra cittadino e Pubblica Amministrazione.
Ricordiamo, inoltre, che il Decreto 185/2008 convertito successivamente nella legge n.2 del 28/01/2009 stabilisce, per le società, per i professionisti e per le Pubbliche Amministrazioni, l'obbligo di attivare una casella PEC, che identifichi la versione "virtuale" della sede legale degli stessi soggetti. Per le nuove imprese societarie e per le Pubbliche Amministrazioni l'indirizzo PEC va inserito nella domanda di iscrizione al registro delle Imprese, per i Professionisti il termine è scaduto il 29 Novembre 2009 mentre per le società già iscritte al registro delle Imprese c'è tempo fino al 29 Novembre 2011: va da sé che tale obbligo dimostra che la casella gratuita CEC-PAC non è sufficiente ne per rispettare la normativa vigente ne tanto meno per utilizzare in modo efficiente le comunicazioni legali con tutti i soggetti con cui una organizzazione ha rapporti.
La CEC PAC non può dunque escludere l'utilizzo della PEC, un utilizzo se vogliamo anche più commerciale: basta pensare ai rapporti con le banche, alle relazioni interaziendali o a quelle tra cittadino e azienda (pensiamo ai fornitori di servizi elettrici, di servizi telefonici, di gas, di acqua e di tutte le altre realtà che gravitano attorno a cittadini e imprese) per comprendere come la CEC-PAC possa affiancare ma non sostituire la PEC.
Lo Staff
www.cheapnet.it
Ma attenzione a confonderla con lo strumento della PEC (Posta Elettronica Certificata). Mentre la PEC è un sistema che permette di attribuire valore legale ad un messaggio di posta Elettronica (al pari di una tradizionale raccomandata con ricevuta di ritorno) e consente di comunicare con QUALSIASI soggetto (aziende, professionisti, cittadini, Pubblica Amministrazione), la CEC-PAC permette si di dare valore legale a un messaggio di posta Elettronica, ma SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per comunicazioni tra cittadino e Pubblica Amministrazione.
Ricordiamo, inoltre, che il Decreto 185/2008 convertito successivamente nella legge n.2 del 28/01/2009 stabilisce, per le società, per i professionisti e per le Pubbliche Amministrazioni, l'obbligo di attivare una casella PEC, che identifichi la versione "virtuale" della sede legale degli stessi soggetti. Per le nuove imprese societarie e per le Pubbliche Amministrazioni l'indirizzo PEC va inserito nella domanda di iscrizione al registro delle Imprese, per i Professionisti il termine è scaduto il 29 Novembre 2009 mentre per le società già iscritte al registro delle Imprese c'è tempo fino al 29 Novembre 2011: va da sé che tale obbligo dimostra che la casella gratuita CEC-PAC non è sufficiente ne per rispettare la normativa vigente ne tanto meno per utilizzare in modo efficiente le comunicazioni legali con tutti i soggetti con cui una organizzazione ha rapporti.
La CEC PAC non può dunque escludere l'utilizzo della PEC, un utilizzo se vogliamo anche più commerciale: basta pensare ai rapporti con le banche, alle relazioni interaziendali o a quelle tra cittadino e azienda (pensiamo ai fornitori di servizi elettrici, di servizi telefonici, di gas, di acqua e di tutte le altre realtà che gravitano attorno a cittadini e imprese) per comprendere come la CEC-PAC possa affiancare ma non sostituire la PEC.
Lo Staff
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Pubblicato il 05 maggio 2010